Il
mondo sta cambiando.
Non lo dico io. Lo dicono Fitch & Standard & Poors, lo dicono gli
scienziati che studiano i vari strati dell’atmosfera e le evoluzioni dei
ghiacci perenni, lo dicono gli economisti e lo dicono gli antropologi.
Lo dicono ad onor del vero anche tutti coloro che si occupano di settori quali
lo sport e l’arte, come anche gli appassionati ed esperti di hobbies quali le
attività venatorie e ludiche…
I flussi migratori studiati da un ornitologo negli anni 70 sono completamente
diversi da quelli studiati oggi; entrando in un negozio di videogiochi, si
vedono copertine al 99% di sparatutto che negli anni ’90 del boom delle console
e delle software house sarebbero stati quasi impensabili!
Ed analogamente a tutte queste rivoluzioni in corso, anche noi, nel nostro
Fantacalcio più frizzante che il mondo sportivo possa proporre, dopo 6 anni
dalla sua nascita, abbiamo il nostro ribaltone epocale!
Lo scorso anno si era concluso con questa brigata che ormai conoscono anche
negli atolli della Melanesia della Real Macumba, che aveva smosso tanto le
acque. Un campionato più che egregio. Playoff dominati con una Coppa vinta a
gennaio contro gli odiati O’s e una Supercoppa portata a casa nel più funambolico
dei modi. Ma nella sostanza, poco era cambiato rispetto agli anni passati.
Quest’anno è cambiato tutto. Da dentro.
La classifica parla fin troppo chiaro.
Sono passate 4 giornate e la Real Macumba è già in piena operazione “Championship
Killing”.
Punteggio pieno, score medio che si aggira sui 78, uno schiaffo in pieno volto
rifilato con 4 dita (4-0 il risultato) agli Orient che per l’occasione,
letteralmente in bambola hanno giocato in 9 – non che se fossero stati in 11
non avrebbero ugualmente ed egregiamente perso visto l’80 del GoGo -, un
centrocampo che segna da tutti i pori, una difesa che ancora deve spiccare il
volo sugli standard che tutti quanti conosciamo, un attacco ancora leggermente
acerbo ma pieno di potenziale produttivo e soprattutto, delle convinzioni a
monte, di un manager che è diventato il babbo saggio dello zoppicante dell’anno
scorso.
Tra poche ore il GoGo porterà i suoi ex marmittoni in trasferta da Japo. Lo
scontro è di vitale importanza.
La Macumba al momento stacca la Ribotta di 5 punti, e le speranze di noi “bassi”
che al termine del primo girone il campionato non sia già spaccato in 2, sono
tutte legate ad una vittoria di Jacopo.
8 punti di margine sostenuti per le 2 settimane che ci separerebbero dal
rientro del campionato (pausa nazionale), sarebbero psicologicamente un mattone
davvero troppo pesante da sostenere per ripartire abbastanza imbirriti, alla
ricerca di una disperatissima risalita.
Non parlo solo per me che mi siedo ramingo in fondo alla classifica con 0
punti, ma anche per tutti coloro che eventualmente si troverebbero sotto di 5,
6, 7 punti!
Ebbene, nella suddetta trasferta, il GoGo schiererà nella sua sfacciatissima
3-4-3, ancora una volta Ciro Immobile.
In tutta franchezza del Torino ho visto solo l’ultimo derby con la Juve di
domenica scorsa. E lì, lo scugnizzo ossigenato napoletano, al di là del fallo
idiota e criminale a Tevez (anch’esso evidentemente frutto di frustrazione) è
rimasto avulso dal gioco per tutto il tempo in cui è rimasto in campo.
Al punto addirittura da spingere i maligni a sostenere che l’arbitro abbia
fatto un favore a Conte nel non espellerlo dopo l’entrataccia sull’Apache,
proprio in funzione di questa sua presenza al limite tra l’inutile e il dannoso!
Ecco dove sta la maturità del GoGo Manager di questa edizione ’13-’14: Ciro
Immobile, in questo nuovo match della Macumba sarà la primissima punta ad
essere schierata. Il primo depositario delle speranze di un colpaccio del GoGo
e la prima pedina della quale, anche in un modulo ad 1 solo attaccante, il
Coach non si sarebbe oggi mai privato!
Ovvio che le prossime ore emetteranno delle sentenze in tal senso, ma io vedo
già una rivoluzione in questa sottile ma acuta pervicacia. Un po’ come quando
Mourinho, innamorato di Quaresma, chiese in ginocchio a Moratti un super sforzo
economico per acquistarlo.
L’ala portoghese fece un campionato comico, fermandosi ad un paio di “trivele”
per lo più inutili in campo e tanta, ma davvero tanta panchina.
Ma l’Inter, quell’anno, fece l’Asso pigliatutto!
E quindi mi viene da pensare che se è vero (cosa di cui sono profondamente
convinto) come dicono i macroeconomisti, che se una gallina fa un peto in una
campagna sperduta della Cina, dell’evento risente l’intera borsa di Wall
Street, anche l’Inter, senza l’acquisto del pupillo dello Special One, molto
probabilmente non avrebbe chiuso in quel modo il Triplete…
Dunque la battaglia di GoGo è vinta a prescindere. Sia che Immobile faccia
faville, sia che faccia un copia/incolla dal match contro la Juve.
La guerra è ancora da portare a casa, ma la battaglia nella mentalità e nella
convinzione nei propri mezzi, direi che ha portato i suoi immensi risultati.
Sarei curioso di sapere quando potrò parlare della stessa cosa per i ribottini!
L’anno scorso sappiamo tutti in che modo balordo siano stati bersaglio di una
sfiga epica.
Quest’anno, “pronti-via” e già 2 vittorie di mezzo punto.
“Mi sembra il minimo, visto il credito che ho accumulato tutto lo scorso anno”
già starà mormorando lo Japo pensiero… Sì, probabilmente è il minimo, ma se la
Ribotta non va un po’ a lavorare sulle convinzioni del suo Presidente/Manager,
temo che questo Ribotta-Macumba che avrà il suo proscenio tra poche ore,
risulterà uno sterile paradigma di un campionato vissuto dalla Ribotta sempre
nella velleità di raggiungere la vetta, ma mai con qualcosa di veramente
sostanzioso in tasca.
In una chiacchierata con il GoGo, ieri, è emerso come lui sia dell’idea che la
squadra più forte sia quella del Gianni.

O meglio, la difesa e l’attacco che più gli piacciono sono
nettamente quelli del Livorno. Addirittura è convinto che se il Giova avesse un
centrocampista medio/buono, avrebbe lui, e di brutto, la formazione più forte.
Ma per la completezza del centrocampo e la stabilità che può dare Higuain, il
GoGo ritiene che gli Orient saranno lo scalino più difficile da affrontare ogni
Santa Domenica; negli scontri diretti con Macumbe da programmare con qualche
settimana d’anticipo, e quando affrontano gli altri avversari, con gufate che
riescano a rosicchiargli punti di volta in volta.
Soprattutto se a recitare la parte del topo famelico siamo Fede ed io, di cui
il Presidentissimo pensa che abbiamo rose che non gli fanno assolutamente
paura.
Il blocco interista di Gigi e la mia mancanza pressoché totale di punte lo
portano a non produrre la minima goccia di sudore per qualsiasi volta in cui ci
dovrà incontrare.
Diverso è invece per il Giova.
Come accennavo, il suo tridente composto da Totò, Pepito e quel demente viziato
e maleducato, effettivamente fa paura.
La difesa, dopo aver scoperto che Juan Jesus, con la cura Mazzarri è rinato,
Barzagli è ancora solido e Benatia è un Signor calciatore (ancor prima che
difensore) è un reparto stellare.
Certamente le 3 giornate in cui dovrà privarsi di quel bimbetto scemo in
attacco, peseranno non poco sul groppone del Giova, ma lui, si sa, ci ha
abituati a situazioni che hanno del paranormale.
A volte si sgretola giocando in 9 o con insufficienze a raffica, ed altre volte
vince match insperati, inventandosi goleador che nemmeno la cultura da talent
scout di Salvatore Bagni riuscirebbe ad immaginare…
Dunque il campionato al momento è tutto qua.
La giornata che si sta ora per giocare è campale.
Per il GoGo, affinché dorma le due settimane della pausa Nazionale sui cuscini
più morbidi di sempre. Per Japo, per farsi sotto e giungere a sibilare “cucu’”
alla vetta, ritornando dopo 2 settimane di Yoga e massaggi “home made” pronto
per il sorpasso. Per il Giova per prepararsi al meglio al rientro del suo
bomber e per gli Orient, ancora decisamente sottotono, ma come il leone, sempre
pericolosi. Anche quando dormono…
In effetti, la vittoria in apertura di stagione contro i campioni in carica,
dopo un paio di giornate ha fatto bene intendere che non si trattava di evento.
E’ stato molto più lo scontro frontale con il poker schiaffeggiatogli dal GoGo
un dato significativo.
Ma forse, in questo settembre appena chiuso, contro questa Macumba, di più
proprio non si poteva fare.
In Premier League c’è una storica simpatica abitudine che è quella di eleggere
mensilmente Coach e Giocatore del mese.
Il nostro campionato è iniziato a settembre. Ed oggi, 5 ottobre, ne inizia un
altro spezzone tutto nuovo.
Non stiamo qui ancora a rivangare chi a pieno titolo si sia conquistato i gradi
di Coach del mese delle foglie che cadono. Speriamo solo (almeno noi 5) che
quando saremo ai primi caldi di aprile, di queste riconoscenze, non ne abbia
inanellate più di un paio…
P.S. - Al momento della pubblicazione di questo post, per la prima volta da quando abbiamo aperto il BLOG, c'è un blocco sull'account dell'amministratore per poter aggiungere e/o modificare le colonnine a lato di classifica, prossimo turno ecc. Proverò ogni 2 ore circa, almeno fino alle 15:00 a dare un'occhiata per rimettercele aggiornate al netto della 5 di campionato.
P.P.S. - Scusate il montaggio, ma è fatto coi piedi in 1,2 secondi per supplire alla mancata rinfrescata al forum!