Pizzeditoriale 19 giornata

Il primo giorno di scuola dopo le vacanze è sempre duro. Lo è sempre stato e sempre lo sarà.
Rientrare al ritmo ordinario di un campionato lasciato più di un mese fa, dopo l’intervallo frizzante e scanzonato della Coppa di Lega, ma soprattutto dopo un’asta che ha rimescolato tutti i valori, non è mai facile.
Che la Coppa si è chiusa con la vittoria dei “Campioni” lo sanno anche nelle caverne di qualche atollo emerso recentemente sulle mappe mondiali.
I fiumi di champagne e le galline padovane in tocio de vin rosso (piatto tipico della cultura gastronomica dei colli euganei), per il GoGo è giusto che oggi siano solo un gradevole ricordo.
Quella di oggi si sa: è la società del consumismo. Bisogna esser sempre performanti al massimo, e i cali di rendimento (soprattutto se dovuti a disattenzioni) non sono ammessi.
I Presidenti di queste società fantacalcistiche non mettono l’anima e il denaro a vuoto: esigono prestazioni di altissimo livello, ed ogni singolo match può esser linfa vitale o uno scricchiolio in più alla panchina su cui siede ognuno di noi quando al venerdì manda la formazione…
La vittoria è un respiro profondo che accompagna la settimana lavorativa con una marcia in più; solitamente rappresenta il sorriso aggiunto della pausa pranzo del lunedì, che coincide con una pacca sulla spalla del Presidente di Società o con spunti di riflessione per massacrare sul forum i malcapitati che qualche ora prima hanno lasciato le penne.
Nel caso invece la mail del GoGo riporti una sconfitta, si storce la bocca  oppure si riceve una telefonata dal nostro Presidente di Società di imprecazioni condite da minacce d’allontanamento dalla panchina. Nella peggiore delle ipotesi, invece, ci si sciroppa sul forum tutte le critiche dei malpensanti che spiegano come sia “giusto” così in virtù della volta X in cui si è vinto per “culo” o della volta Y in cui si è ottenuto un risultato che automaticamente per “giustizia divina” creava un debito con la Sorte…
Ma torniamo al campionato: non è facile rientrare nei ranghi della competizione più grande, in una giornata abbastanza calda come la 19 appena trascorsa e riuscire subito ad ottenere risultati con una squadra profondamente rinnovata dall’asta…
C’è chi ha cambiato un 5% della propria rosa.
C’è chi ha modificato un 10% (ma nei ruoli chiave) e chi addirittura ha fatto acquisti già pensando ai rinnovi che ci vedranno di fronte alle amletiche conferme di agosto!
Infine c’è chi addirittura ha strappato le radici al vecchio organico, ed esattamente come si fa nel campo della botanica, ha trapiantato una rosa COM PLE TA MEN TE nuova con cui ripartire…da 0.
Il Giova all’asta è stato un portento. Sicuramente si portava dietro un bel quantitativo di crediti che scrupolosamente si era tenuto da parte in quel caldo pomeriggio d’agosto, ma anche con tutti quei “soldi” non sarebbe stato facile acquistare i fenomeni di cui si è circondato e cambiare tutto l’organico come ha fatto.
Qualche mese fa, ricordiamo tutti che vedendosi schiaffeggiato in un fondo di classifica pressoché sconosciuto, decise di cambiare il nome alla propria squadra. La soluzione non si mostrò troppo efficace e a dire il vero, a parte qualche piccolo lampo del suo fenomeno Di Natale, i suoi risultati della domenica sera (quando escono i voti – dai quali il Giova fa in anteprima i calcoli – in Florida sono le 8:00 PM) son sempre stati da esonero in tronco.
In agosto si chiamava Thunder e non andava. Verso ottobre ha voluto cambiare la ragione sociale e rinominarsi Hurricane, ma i risultati non gli hanno mai arriso.
Ora però ha cambiato proprio la materia prima in vendita: è come se un fruttivendolo che per anni si è chiamato “L’ORTO DER GIOVA” un giorno, per dare una piccola svolta, avesse deciso di chiamarsi “ZUCCHINI E POPONI DAR GIOVA”. Notando però che gli affari non decollavano mai, un bel giorno si è messo a tavolino ed ha deciso di smantellare il punto vendita di tutte le casse di frutta e verdura, installandoci sopra materiale elettronico di altissima qualità e rituffarsi nel mercato completamente destrutturato e nuovo.
Il primo risultato all’inaugurazione del nuovissimo Store è stato un successo enorme…
Lasciatemi anche fare un commento alle infauste ore dell’asta, che per me è stato il vero grande successo!
Quella sera io ero assolutamente esausto ed a caldo probabilmente non mi sarei espresso in questi termini: le ore lungo le quali si è articolata e i continui intoppi l’hanno resa massacrante!
Ma l’iPhone con cui via wi-fi il Giova ha svolto tutto, prima da casa, poi in motorino nel tratto che lo separava dal lavoro (con continue e snervanti cadute della linea) ed infine sullo stesso luogo di lavoro, a mio modo di vedere l’ha resa un evento tragicomico del quale si sbudelleranno dalle risate addirittura i nostri pronipoti!
Lo scontro in casa con Japo era un po’ una specie di “vincere o morire” di fronte alla quale, stavolta come mai, il Giova non poteva cadere.
Praticamente solo Di Natale è rimasto. Tutti, ma proprio tutti sono cambiati.
Dal portiere al terzo attaccante. Un po’ come se sugli scaffali in cui c’erano le melanzane si trovassero gli iPhone 5 e dove scendevano dall’alto i colorati rami di peperoncino, si potessero ammirare ed acquistare televisori LED da 60’!
Quello che colpisce davvero è ovviamente l’attacco: se il bomber dell’Udinese è una sicurezza assoluta, Toni e il nuovo arrivo Balotelli rappresentano novità devastanti (Giuseppe Rossi, forse il più forte di tutti, sarà davvero in forma probabilmente solo l’anno prossimo).
Neanche a dirlo, a rimetter le penne contro l’ennesimo risultato over 80 è stato il povero Jacopo!
Quest’anno è come se si chiamasse contro le “prestazioni Monstre”! E il solito paradosso è che come sempre, gli 80 o 90 dei suoi avversari non hanno mai di fronte un 55 o un 66 risicato, bensì come minimo un 75 o un 78.
L’esordio di domenica sera di Balotelli in rossonero è stato la condanna per la Ribotta. Fino a lì 2 gol aveva segnato il Giova ed altrettanti aveva all’attivo Japo con il “solito” Gilardino e l’ottimo acquisto Sau (anche autore di un pregevolissimo ultimo passaggio).
La Ribotta aveva un paio d’assist in più, ma gli servivano per compensare l’effetto trasferta. Più o meno c’era un discreto equilibrio.
Poi un affondo sulla sinistra con cross nell’area piccola del Faraone e un rigore regalato da Valeri all’ultimo secondo hanno fatto il resto: 8 in pagella al neo milanista e solito lunedì amaro con buona prestazione inutile per i ribottini!
La situazione purtroppo per loro, oggi, non è affatto delle più serene.
In classifica ora hanno il Giova con 3 marce in più appiccicato alle spalle. Gigi è ancora vicino ma sta davanti e il GoGo sta scappando.
C’è bisogno di una tattica. Per Japo è necessario che nelle segrete dei Wine laboratories della Ribotta si escogiti qualcosa di rivoluzionario e si esca alla prossima giornata con un’intuizione nuova di zecca, altrimenti il trend sarà inesorabilmente già scritto. Anche, ahilui, nell’ultima fase calante…
Gigi? Più o meno si sapeva: siamo tornati a scuola e gli è venuta voglia di marinarla nel più classico dei modi…
“Assente” recitava il tabellino all’ultima giornata casalinga contro il GoGo.
Pleonastico narrare come la Macumba si sia preparata all’incontro: col coltello tra i denti per cogliere l’occasione buona per scappare, ma soprattutto con un blasone principiante dettato dalla fresca Coppa di Lega in bacheca, ed un trucco rifatto all’asta in punti strategici per consolidare piccole lacune ancora presenti.
Non parliamo del match perché è andato a senso unico. Fede è stato osceno: voti così mediamente bassi non si vedevano davvero da tanto tempo, mentre il GoGo ha fatto il suo e anche se con “soli” 2 gol all’attivo ha raggiunto in scioltezza i 72. Questo per rispedire al mittente tutte quelle voci sempre più recalcitranti circa un continuativo Culo che lo sta accompagnando in questa stagione.
La vittoria è servita alla Macumba per testare i nuovi arrivati e per staccarsi definitivamente dal gruppetto nel limbo del centroclassifica.
D’Ambrosio va a rinforzare definitivamente la difesa più …non mi esprimo altrimenti il GoGo s’incazza: lascio a voi commentare il suo organico arretrato.
Florenzi rappresenta gioventù ed un investimento per i rinnovi estivi, mentre Eder è un po’ il lato romantico del GoGo che prende il sopravvento su quello cinicamente matematico, riportando sotto lo stemma della Macumba un vecchio pupillo, ancora mai definitivamente esploso!
Per Fede invece i cambi sono avvenuti principalmente in attacco.
Ma l’ultima giornata ha sentenziato cose non buone per lui: Icardi e Paloschi sono due virgulti dalle ottime doti ed estremamente pericolosi in ogni giornata. Ma se in quel reparto manca “El Principe”, l’Inter in primis e subito a seguire il Gigi Team avranno sempre dei gravissimi problemi di fondo!
Manco a dirlo i due neoarrivati sono andati a vuoto e Fede è affondato.
Ora la classifica per lui è delicatissima.
Il GoGo ha tolto la pellicola che lo avvolgeva al gruppetto e sta iniziando un percorso in semi-solitaria.
Japo e il Giova invece sono lì.
Chi laggiù non c’è più da un po’ di tempo sono i Leyton Orient e l’Ovosodo & Maionese.
Anche quello tra loro rappresentava uno scontro abbastanza interessante, non foss’altro per verificare sul campo gli effetti del PIU’ FORTE ATTACCO DI SEMPRE che ora si trova a disposizione il Gianni!
L’acquisto di El Shaarawy (sogno proibito di ognuno di noi di tutti questi mesi), anche se strozzato un po’ dall’arrivo di Balotelli che giocoforza gli sottrarrà qualche gol, rappresenta un ostacolo mostruoso che ognuno che affronterà i Leyton dovrà subire.
Il paradosso è che proprio all’esordio, il Gianni, in casa, non abbia raggiunto i 72.
Ma si sa: il suo avversario aveva ancora tra le sue fila l’attaccante più forte di questo campionato e di tutte le competizioni che esistano sulla faccia della terra di qualsiasi sport: il brasiliano Joao Leite Amantinho Izecson CULO.
E contro di lui non c’è niente da fare. E’ un attaccante che se schierato annulla tutti gli altri avversari e fornisce prestazioni da triplette o poker in continuazione. E’ praticamente imbattibile. Ed io, avendolo avuto a disposizione per parecchie giornate in questo torneo, lo propongo in prestito virtuale a Japo, da qui fino alla fine della stagione…
Comunque il Gianni può stare tranquillo: il GoGo fa paura ma è ancora abbastanza a distanza. E soprattutto, anche se hanno steccato la prima, i Leyton Orient da ora in poi potranno schierare a proprio piacimento i primi 2 top scorer del campionato e permettersi lo straordinario lusso (solo appannaggio dei grandissimi campioni) di affiancargli “uno” tra Jovetic e Klose.
Sono nomi che strillano alla sola lettura. Sono nomi che fanno tremare tutti coloro che li devono affrontare e regalano sonni tranquilli a chi se li coccola per metterli in campo la domenica.
Qualche maligno potrà pensare: “Ok! Ora vediamo se azzecchi sempre quello da tener fuori!”.
Fossi io il diretto interessato, risponderei con aplomb da Buckingham Palace: “ ‘Zomma te un ce l’hai!!!”
Il Gianni, invece, se lo conosco un po’, sorvolerà e accetterà di buon grado l’idea di rischiare ed eventualmente anche tener fuori ottime prestazioni. Tanto son sempre le sue. Tanto i ragazzi sono Orient e sotto quel marchio crescono ed un giorno, non troppo in là, diventeranno Campioni.
Non della Coppetta…
Il campionato è ripreso e il 1° giorno di scuola dopo le feste Natalizie è giunto a termine.
Il 2° giorno è alle porte: c’è un Giova da temere, un GoGo da arginare, un Fede da verificare, un Gianni da ammirare, uno Japo da stimolare e un Caco da… Boh, so una sega, ditilo voi! 
Forse c’è da invidiare il mio fuoriclasse brasiliano. Anzi, nemmeno quello: in queste ore c’è un’operazione in corso che sta svolgendo Mino Raiola per l’approdo del bomber in neroverde Ribotta!
Sempre che il Japo accetti…
A fra poco e buon fine settimana più freddo dell’anno (almeno così dicono!).

P.S. – Il ritardo dell’editoriale è dovuto ad un problema che è avvenuto in Canada: mi è arrivata  una lettera dalla FASS INTERNATIONAL solo oggi con cui il Chairman in persona si scusa per la comunicazione tardiva.
In pratica mi annuncia di non poter sponsorizzare questo editoriale, chiedendomi di poterlo fare, con disponibilità raddoppiate, per il prossimo.

P.S. – Gianni, lo sapevi che la FASS INTERNATIONAL, da quando grazie al testimonial più popolare al mondo è diventata una multinazionale moltiplicando esponenzialmente gli affari, ha spostato la sede dell’azienda dai Polveroni alla British Columbia in Canada???