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Dunque, vediamo un po’…
Mumble mumble…
Son due settimane che non mi faccio vivo su questo forum, salvo un “tutto OK” per chi affettuosamente temeva una mia scomparsa e chi, più bastardamente, si sfregava le mani all’idea di un sorpasso sui miei Fornelloni!
Ebbene sì: ho traslocato. Dalla casina più bella del mondo di 12 m2 in cui mi sono sposato e che porterò tutti i giorni con me nelle mie memorie, assieme a mia moglie, mi sono trasferito in un’altra, ben più grande, che in linea d’aria dista molto poco, ma ha comportato una fatica di Ercole ai limiti del disumano.
Mi fa piacere apprendere che il Giova negli ultimi anni abbia fatto quest’operazione ben 4 volte (come riportava sul forum). Oltre tutto, con moglie e 2 bimbi, non oso immaginare il lavoro e l’impegno che avrà dovuto profondere. Io, forse penalizzato dal fatto che mi trasferivo molto vicino, nei miei 2.340 viaggi avanti/indietro, sono uscito quasi esanime, al punto che realmente avevo quasi perso la cognizione del giorno lavorativo e festivo. La dimenticanza nel mandare la formazione è stata semplicemente frutto di una dimensione spazio/temporale nella quale avevo perso completamente la bussola!
Che piacere però scoprire che anche dimenticando di inviar la squadra e con un portiere che busca le “solite” 4 pappine, son riuscito a vincere lo stesso.
Ma partiamo da più indietro. Esattamente da una decina di giorni fa, quando ancora memore della giornata di campionato che stava sopraggiungendo, dovendo ospitare il GoGo (decisamente formazione più in forma di tutto il campionato), forumulavo i miei 11 al meglio.
Forse in una delle poche volte in tutto il campionato, anche se avessi raschiato dal barile altri giocatori nella formazione titolare, non avrei potuto sortire risultato differente.
Il GoGo, solitamente vittima di frontali più o meno dolorosi negli scontri diretti coi Fornelloni, mi ha ammutolito pesantemente, rifilandomi un 3-0 senza appello che forse, nei precedenti face to face non era stato mai scritto.
Inutile star qui ora a rivangare che sarebbe stato facile battermi visto il mio 62 casalingo. Il GoGo, guardingo più che mai con una 5-3-2 in stile Fort Knox, mi dava 3 schiaffi che si chiamavano doppio Pinilla e Candreva, e rimarcava come il suo range, almeno quest’anno, non si attesta più intorno ai 59 o 66, ma ai 75.
Poco sarebbe cambiato se Hamsik avesse segnato il rigore. C’è da dire che la Macumba si è anche permessa il lusso di lasciare in panca Ilicic (“cadavere” definito dal Gianni poche settimane fa, ma eroe delle speranze ancora appese ad un filo di tutta Palermo, per una salvezza ancora tutta da combattere).
Proprio i Leyton Orient si son fatti sfuggire l’occasione: con il GoGo che giganteggiava alle spalle e galoppava sui 3 punti facili contro i Fornelloni, nella trasferta Ribotta, non gli riusciva il 78.
Japo non esiste che si fermi sotto i 75. E con il gol di “porca Paletta”, in casa, si è proprio incastrato su quello score.
Il Gianni, nonostante si sia dimostrato per un’altra volta uno scaltro stratega nel prevedere l’higlight di Cavani (nonostante i soli 20’ di utilizzo e un rientro in Europa nemmeno 10 ore prima della gara), non ha saputo raggiungere il 3° gol necessario alla vittoria.
Difesa, come al solito, un po’ così così. Centrocampo che vola o soggiace sotto terra e attacco stellare.
Poco per uno Japo sempre sul pezzo, che non fosse per la Dea Ignuda, oggi guarderebbe tutti dall’alto al basso!Tra Fede e Giova, invece ha prevalso Gigi.
L’ex Livorno è troppo Balotelli-Di Natale dipendente. E quando questi due steccano, diventa burro fuso.
Se poi il bomber dell’Udinese, sbaglia anche un rigore, allora i punteggi tornano ad essere quelli tragicomici del mitico Livorno A.C.: 55, 52, 58 ecc. ecc.
Il bel 70 con cui Fede ha allontanato le velleità italoamericane, ha però un sapore dolceamaro.
Il 7 + 3 di Palacio, è forse l’ultimo, per l’argentino, del quale Gigi può fregiarsi in questo torneo.
Nel recupero infrasettimanale contro la Sampdoria, “el trenza” si è fermato a causa di un capriccio del flessore, e i medici gli hanno detto che almeno per il mese di aprile, se ne può stare buono a riposo.
In classifica Fede ha ancora le sue carte da giocare. Un 4° posto, e, perché no, un 3 posto da avvicinare.
Ma il quadro generale della sua rosa è davvero preoccupante: Milito e Palacio sono out. Icardi non la mette più in una vasca da bagno. Aquilani, dopo il ritorno ad una forma sfavillante dopo la gravidanza della moglie, forse ha altro cui pensare e anche Marchisio e Castro, non brillano più come nel mese di gennaio.
L’ultima giornata, in tal senso, è stata una triste conferma di questo concetto.
Anche contro un Ovosodo orfano di designatore, nell’ultima giornata, nessuno tra Icardi, Paloschi, Insigne, Aquilani e Marchisio è riuscito a combinare nulla di interessante.
Abbiati ha preso 2 gol, ed infine, così per infierire sul cuore profondamente nerazzurro di Federico, Ranocchia, all’ultimo secondo di gara contro l’Atalanta, ha sbagliato forse il gol più facile della storia del calcio.
E’ bastato un gol di Totti ai pastasciuttari per aver la meglio.
Triste la situazione di Gigi. Ma la classifica non lo condanna. E finchè c’è vita – come si dice !?!? – c’è sempre la possibilità di avere un po’ di quel Culo che ha da 3 anni il GoGo e ribaltare tutto!!!!!!!Ah, ecco: e’ ufficiale: i Leyton Orient sono in tutto e per tutto condizionati dal fiato che si sentono addosso proveniente dal clan Macumba.
I vecchi O’s che conoscevo, con quelli del primo posto che vincevano, non aspettavano un secondo e azzannavano la preda per recuperare terreno. I mitici O’s erano implacabili. Ed invece, nell’ultimo mese, si è assistito ad un trend molto scadente dei pastasciuttari, che nonostante tutto, non ha mai visto più di tanto gli Orient riavvicinarsi. Perché? Come mai una cosa così?
Oggi credo sia chiaro a tutti: il GoGo fa paura. Coi giocatori (non più “zoppi” come ingratamente li definiva in un sms inviatomi pochi giorni fa), con i bonus e coi risultati ottenuti.
Un guerriero Orient, qualche tempo fa, non si sarebbe mai guardato indietro in una situazione simile di classifica. Avrebbe sputato sangue a fiotti pur di raggiungere e superare colui che lo precedeva. Sia che dietro di lui in classifica ci fosse il baratro, sia che ci fosse un’orda di concorrenti ad un tiro di schioppo.
Ed invece ora, anche se non c’è propriamente un plotone di squadre, c’è da un po’ il GoGo che gli ronza attorno. Ed oltre a ronzargli attorno, lo stuzzica e lo pizzica, ed in questo gioco psicologico, anche se recentemente nello scontro diretto il Gianni ha prevalso tuonando, questi sta mostrando i primi segni di cedimento.
Morale della favola: il Culosodo domenica ha vinto, il GoGo ha perso e il Gianni…ha perso.
In casa e contro il Giova. Vero è che i Thunder hanno mostrato il bicipite con un paio di lezioni di calcio di Totò e un’incornata del maghrebino Benatia, ma è altrettanto vero che un triplice 6 del tridente O’s, non è da Orient. Poi Samuel ha fatto ridere come quasi tutta l’Inter, El Papu ha latitato, e Cavani si è fatto arpionare un rigore da Frey. Il 6ino di Mirante ha chiuso gli 11, ed il 62 alla voce degli score è l’ultima delusione in questo campionato del Gianni. Almeno in ordine cronologico…
La vittoria non so nemmeno quanto possa servire al Giova: dovrebbe recuperare 7 punti in 3 giornate, ed anche se è vero che Gigi è ai minimi termini, l’impresa mi pare davvero ai limiti del titanico.
In un momento così caldo della stagione, per di più portando in dote un parco attaccanti di cotanta levatura, mi torna difficile pensare a quanto e come il Gianni sia stato magnanimo con il sottoscritto ed ancor più con il suo inseguitore, quel GoGo che solo tra poco tempo si capirà se ha vinto la sua guerra psicologica 2012-2013, o se dovrà rimandare tutta la pratica all’anno che verrà.
Proprio il GoGo, stavolta si è dovuto inchinare all’ennesimo ottimo risultato di Japo.
Ormai non si contano più le occasioni in cui la Ribotta ha esibito risultati superiori, purtroppo per loro però, non si contano nemmeno le situazioni nelle quali con l’alto risultato ha dovuto arrendersi.
Questa ultima volta non rientra in questa casistica. Il GoGo, vincitore contro una buona fetta di altre squadre, come da suo solito, ha ricordato che non solo è in forma, ma ormai il 75 di cui parlavamo prima, è pressoché score d’ufficio. Il 4-4-2 esibito non riproponeva il modulo Fort Knox di cui al match della giornata precedente, ma aveva pur sempre i connotati di un team più sulla difesa arroccata che sull’attacco spregiudicato.
Purtroppo per il GoGo, solo Ilicic ha seguito l’urlo di battaglia che voleva rovinare la Ribotta. Il resto, sia chiaro, si è comportato egregiamente con dei voti assolutamente sopra la norma. Ma per scavalcare Japo, stavolta, serviva tanto altro.
Vucinic contro il Pescara si è ricordato di avere a disposizione un talento incommensurabile, ed in 4 minuti ha schiantato la giornata di grazia più incredibile della carriere di Ivan Pelizzoli.
Denis, invece, nell’harakiri di San Siro dell’Inter, ha trovato addirittura una tripletta che ha spezzato le gambe totalmente al GoGo.
Direi che lo scontro tra Macumba e Ribotta si può racchiudere in questi 5 gol: un carico di bonus troppo alto anche per un organico organizzato e dai voti superiori come quello del GoGo. Quest’ultimo ha sperato fino al fischio d’inizio di Mazzoleni delle 20.45 di lunedì al derby di Roma, che non giocasse Florenzino. La sua assenza avrebbe consentito alla Macumba di beneficiare di un gol ed un assist di Bonaventura, che però, alla fine dei conti, non gli avrebbero permesso di prevalere lo stesso.
Meglio così: onore alla scelta impopolare di Japo di schierare il pupillo Denis in uno scontro da 1-X come quello di San Siro e palla al centro.
La Ribotta al momento non pare posizionata troppo bene in classifica. Si trova a 4 punti dal fanalino Thunder ed a 3 (in teoria recuperabilissimi) da Gigi. Ma il morale, che fino a qualche tempo fa era impostato sul disfattismo cosmico, forse con questo schiaffone rifilato al GoGo, si può risollevare.
German Denis è sicuramente in forma. Vucinic è il solito zingaro pazzo che può fare follie (di gioia e dolore) in ogni istante, ed il centrocampo roma-juventino pare anche in un discreto periodo.
La prossima domenica arriva il Culosodo con la sua zavorra in zona fondoschiena e sarà tutto da vedere.
Il vecchio derby di Via dei Mille avrà pochi contenuti da esprimere, al di fuori di eventuali conferme: la schiuma di grinta del GoGo nel volere fino all’ultimo il secondo posto, o la cattiveria americana nel non accettare, costi quel che costi, di chiudere ultimi.
Diverso è invece per lo scontro tra Gigi e Leyton. Qui, a seconda di come si chiude, si possono creare dei bivi, trivi e quadrivi per le ultime 2 giornate, che se da un lato consentiranno alla classifica di rimanere più o meno come nelle ultime settimane, dall’altro possono aprire spiragli ad un assatanato GoGo.
Con la vittoria Leyton, GoGo rosica, con la sconfitta Leyton, GoGo gongola…In teoria Fede non ha quasi più punte e sulla carta per gli O’s non dovrebbe essere un match difficile. Ma contro bamboline e riti, non si sa mai…